In questo articolo condividiamo con voi l'estratto dall'introduzione de "La valutazione del pensiero strategico". L'obiettivo del volume è aiutarti a identificare livello e tipo di pensiero strategico utilizzato dalla persona in valutazione attraverso un protocollo composto da 21 problemi a differenti livelli di difficoltà. Il testo si rivolge a personale clinico, educatori ed insegnanti. 

Introduzione

Nella vita quotidiana ognuno di noi si trova a dover risolvere problemi, più o meno consapevolmente, di diverso tipo: dal programmare una giornata al lavoro, al pianificare una relazione, riparare un apparecchio o organizzare una vacanza; ogni azione o progetto richiede di affrontare problemi di tipo cognitivo, relazionale, affettivo, che ci impongono decisioni e scelte.

Sappiamo cosa significa affrontare compiti, come risolvere un problema di scacchi o un gioco enigmistico, montare un oggetto o compiere un'operazione finanziaria o affrontare difficoltà con colleghi di lavoro. Ma vi sono anche problemi non di routine, più drammatici, che coinvolgono la nostra vita, come decidere se iniziare o interrompere una relazione intima o se lasciare un lavoro per intraprenderne un altro...

Nella estrema varietà di tali situazioni chi opera e decide, oppure abbandona il compito e decide di non decidere, è la nostra mente, e il suo modo di operare è relativamente omogeneo. In ogni caso alcuni problemi vengono risolti, altri no, su alcuni decidiamo di riflettere a lungo, soppesando le possibili alternative, mentre per altri decidiamo istantaneamente, quasi senza pensare; in alcune situazioni procediamo secondo un certo metodo, una strategia frutto della nostra esperienza, mentre per altre andiamo per tentativi ed errori o ci fidiamo dell'intuito, e in altre ancora ci affidiamo a qualche "manuale di istruzione".

Ma quanto siamo consapevoli delle operazioni mentali che svolgiamo?

Se escludiamo alcuni particolari ambiti tecnici, in genere operiamo "spontaneamente" senza renderci conto di come svolgiamo il problema; d'altra parte negli attuali percorsi formativi, a scuola, si parla di soluzione di problemi solo in riferimento ad ambiti specifici come la matematica o le scienze chimico-fisiche, come se il risolvere problemi fosse specifico del contenuto del problema e non relativo al nostro modo di operare con la mente. Solo recentemente, con la diffusione del concetto di metacognizione, l'attenzione è stata posta sul "come" si affronta una questione e la soluzione dei problemi è riferita. una dimensione dell'attività cognitiva che riguarda tutti i compiti, a vari livelli di complessità, in cui il soggetto usa piani e strategie per raggiungere un obiettivo. Questo vale anche per i problemi interpersonali, presenti nelle relazioni con gli altri.

Negli ultimi decenni, nel dibattito in campo psicopedagogico e didattico, si è assistito al progressivo spostamento dell'interesse teorico e della ricerca dal contenuto dell'apprendimento al soggetto che apprende, focalizzando l'attenzione sul pensiero e sui suoi processi. Questo è avvenuto sia in relazione alla didattica normale, sia soprattutto nell'ambito della riabilitazione di soggetti con difficoltà cognitive, così che gli obiettivi didattici e abilitativi si sono posti la finalità di sviluppare le abilità di base di cui si compone l'intelligenza.

Il contributo fondamentale in tale direzione è derivato dalle ricerche della psicologia cognitiva il cui oggetto d'indagine riguarda appunto l'acquisizione, l'organizzazione e l'uso delle conoscenze. Gli sviluppi delle teorie dell'apprendimento hanno evidenziato come questo sia un processo attivo e costruttivo: le informazioni giunte dall'esterno mediante gli organi di senso devono essere integrate e messe in relazione con quelle già possedute che devono essere a loro volta recuperate nei "magazzini" della memoria attraverso processi di ricerca attivi; queste interazioni danno luogo alla elaborazione e riorganizzazione delle informazioni ed alla costruzione della conoscenza che si struttura in blocchi utilizzati operativamente nei diversi compiti per la soluzione dei problemi [...]