L'ICF (International Classification of Functioning) è la classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute. È suddivisa in due grandi parti: “Funzionamento e Disabilità” e “Fattori Contestuali”. Nella sezione “Funzionamento e Disabilità” vengono analizzati il corpo (funzioni del sistema corporeo e strutture corporee), le attività e la partecipazione (funzionamento individuale e sociale). Nella sezione “Fattori Contestuali” vengono valutati i fattori ambientali (dell'ambiente più vicino alla persona e quello generale) e i fattori personali.

Ma come funziona la classificazione internazionale delle disabilità?

 

Le componenti sopra elencate vengono rilevate attraverso dei qualificatori, dei codici numerici che identificano l'estensione o la gravità che comporta la disabilità.

La classificazione internazionale della disabilità ICF ha apportato delle variazioni importanti per quanto riguarda i termini concettuali, linguistici e di contenuto rispetto alla precedente ICIDH (International Classification of Impairment, Disabilities and Handicaps). Il termine disabilità viene sostituito con Attività (esecuzione di un compito) e il termine Handicap con Partecipazione (coinvolgimento in una situazione di vita). La classificazione internazionale delle disabilità definisce le limitazioni nelle Attività e le restrizioni nella Partecipazione. Questa classificazione viene applicati a tutte le aree della vita, sensoriali (udito, vista, tatto ecc.), sociali, civili e di comunità.