Fai una domanda su questo prodotto

Raccontarsi di fronte alla disabilità

10,00 €
Ruoli, interazioni e identità dell'educatore

Clicca qui per acquistare con CARTA DOCENTI
Vi ricordiamo che non si può comprare più di una copia di un singolo oggetto 
in caso contratio l'ordine verrà annullato e che l'importo non viene restituito.
Acquista con Carta del Docente
 

 

Autore: Bruno Navoni
Editore: Vannini Editoria Scientifica
Pagine: 112
ISBN: 9788874361526


Capitolo 1   - Mutazione di un insegnante di lettere
Capitolo 2   - I colleghi e un Centro diurno per l’handicap
Capitolo 3   - La supervisione
Capitolo 4   - Ci fu il caso dell’obiettore di coscienza
Capitolo 5   - Il tema dei colloqui individuali con la coordinatrice
Capitolo 6   - Il caso di Rachele e della sua famiglia
Capitolo 7   - Della questione del contenimento degli utenti e del buon senso
Capitolo 8   - Della questione dell’accanimento educativo
Capitolo 9   - Della questione dell’operatore come esempio per gli utenti
Capitolo 10 - Due, facciamo tre, parole sull’équipe
Capitolo 11 - L’équipe come tribunale, ovvero l’équipe giudicante
Capitolo 12 - Delle contraddizioni del lavoro sociale
Capitolo 13 - L’équipe come uso di risorse, ovvero l’équipe interattiva
Capitolo 14 - Venne anche il mio turno di assumere la funzione di coordinare
Capitolo 15 - E gli utenti? E le famiglie? E i vicini?
Capitolo 16 - Osservazioni conclusive


Questo non è un saggio, ma un racconto. Lo si potrebbe considerare un breve manualetto, in forma dialogica, su alcuni dei principali temi che un operatore sociale incontra lavorando nell’ambito della disabilità. Si parla di organizzazione delle strutture, di protocolli di intervento, di casi, di rapporti di rete, di famiglie, di lavoro d’équipe e di altro. Lo si fa discorrendo e come è costume in tutti i racconti esiste un filo che collega eventi, dialoghi, protagonisti. Insomma, una chiave di lettura. Vi accorgerete come la domanda che sta alla base di queste riflessioni, e che spesso vi invita a ripensare i temi trattati, è la seguente: tecnicismo o buon senso? Ovviamente non deve essere presa alla lettera. Sentitela più come una provocazione, perché è questo, in fondo, lo scopo di quanto troverete in queste pagine: spingervi a riflettere bene prima di attivare una procedura o dare una priorità, chiedersi se quello che stiamo facendo ha senso e soprattutto per chi?